Scuola dell’obbligo e Università, come vestirsi in maniera consona

Finita l’estate si ritorna a scuola e all’università. Gli studenti devono dire addio alle amate vacanze che hanno dato loro relax e giornate spensierate, per tornare a sedere tra i banchi dei propri istituti e delle proprie facoltà. Si dovrà affrontare un nuovo anno all’insegna dello studio, della cultura e del buon costume. Questo aspetto è strettamente importante quando si parla di scuola dell’obbligo, in quanto in tutti gli istituti italiani bisogna indossare un abbigliamento consono al contesto in cui ci si trova, lo stesso vale per l’università, seppur con qualche libertà in più. 

Ovviamente in entrambi casi bisogna evitare un abbigliamento streetwear per uomo con molti strappi, così come bisogna evitare un abbigliamento molto fin troppo aderente per la donna. Ma come cambia l’abbigliamento tra scuola dell’obbligo e università?

Scuola dell’obbligo, regole da seguire per un abbigliamento idoneo

Sono ormai anni che si dibatte su quale sia il modo giusto di vestirsi per andare a scuola. C’erano sostenitori delle divise (alla fine scartate e appannaggio di istituti privati), sostenitori della maglietta bianca e jeans e chi invece ha sempre chiesto agli studenti di essere liberi, seppur nei limiti. Le nuove generazioni sono sempre più riluttanti nell’indossare un determinato tipo di abbigliamento, molto formale, preferendo roba più alla moda e in linea con quello che vogliono esprimere. Per questo motivo i presidi e gli insegnanti fanno molta fatica a imporre un determinato tipo di abbigliamento scolastico, ricorrendo, il più delle volte, a regole da rispettare per non incappare in sanzioni disciplinari. Alla base di tutto, è lecito sottolinearlo, non ci sono moralismi, ma semplicemente voglia di dare rispetto all’istituzione scolastica.

Come affermato da molti professori e insegnanti, l’abbigliamento deve essere consono al contesto: la scuola è una istituzione volta alla cultura, no a dare spettacolo con la moda del momento. Per questo motivo ci sono una serie di regole da dover rispettare.

Spostare l’attenzione 

Quando si parla di abbigliamento scolastico, la prima cosa da prendere in considerazione è che non si censura, ma si sposta l’attenzione su altre tematiche. Detto in parole povere: avere abiti succinti o molto in vista porta l’attenzione dei ragazzi su altre cose che non siano di importanza scolastica. Mentre  in spiaccia è assolutamente normale vedere persone in costume, a scuola no.

La biancheria deve essere intima

È ormai alla moda avere pezzi di biancheria fuori dal pantalone, cosa estremamente proibita a scuola. Negli istituti didattici la biancheria intima deve essere intima, punto. Sono in molti a pensare che se fa caldo le scuole debbano aggiungere modi per sopportarlo, no vedere ragazzini e adulti girare in pantaloncini o top, da sempre un tipo di abbigliamento riluttante in questi contesti. 

Pantalone strappati? Va bene, ma a seconda delle circostanze

Il caso dei pantaloni strappati è entrato nelle scuole e se ne parla abbastanza. I professori non vietano il loro utilizzo, ma che sia almeno usati in determinati contesti, no in quelli troppo istituzionali. Se gli studenti sanno di andare a un incontro formale, di essere interrogati alla cattedra, devono assolutamente indossare un abbigliamento consono a quella situazione.

Niente maglie corte e pantaloni stretti

Sotto accusa anche i pantaloni stretti e le magliette corte. L’obiettivo delle scuole è quello di non far entrare cose ritenute sessuali, non adatte a quel contesto. Non c’è nulla di male nell’indossare un pantalone più aderente o una maglietta scollata per mostrare il proprio corpo, ma i molti professori ritengono che la scuola non sia il luogo adatto per farlo.

In università come ci si veste?

Nelle università la musica è simile, ma non uguale, in quanto lì c’è più liberta di poter seguire un determinato tipo di moda. Il dress code nelle nostre facoltà è certamente meno rigido rispetto a prima e rispetto alla scuola dell’obbligo, ma viene da sé pensare che anche in questo caso ci sono situazioni in cui ci si richiede un determinato tipo di vestiario. Come sempre è meglio evitare le esagerazioni, puntando ad uno stile sobrio, restando neutri. 

Il look universitario è si quello che guarda la moda, ma in modo del tutto classico, evitando roba molto attillata o pantaloncini stracciati. Meglio puntare su una camicia o una t-shirt con sotto un paio di jeans e sneaker classiche. All’esame è opportuno vestirsi in maniera leggermente più formale rispetto alle lezioni, dando maggiore importanza ai capelli e all’igiene orale, importantissima in questo caso. 

Queste sono le indicazioni principali che si danno in generale, ma bisogna dire che molto va anche in base a dove ci si trova. Per quanto sia importante, le università di oggi sono molto più flessibili sul vestiario rispetto a un tempo, per questo motivo molti professori lasciano correre determinati tipi di abbigliamento, a meno che non trascendano la decenza e non si tratti di un esame. Fino a quel momento anche magliette più particolari possono andare bene.

admin