Lavori “letterari” o “manuali”? Si ritorna ai vecchi mestieri di bottega

Stanno tornando in auge i mestieri di bottega. È questo il trend che si registra negli ultimi tempi, soprattutto considerando i giovani. Difatti, i lavori “manuali”, nel senso più ampio del termine, stanno tornando nuovamente ad essere protagonisti. Quasi certamente, ciò è dovuto al periodo difficile che sta vivendo l’economia del nostro Paese e non solo: ecco allora, che sono sempre di più i giovani che decidono di riprendere l’attività di un genitore o addirittura di un nonno.

Come tornano a vivere le botteghe

L’economia è stata messa alle strette negli ultimi tempi e la pandemia ha giocato un ruolo sicuramente importante in questo senso. Sono stati ripresi tanti lavori che sembravano essere stati dimenticati: i giovani hanno cominciato a “rispolverare” delle attività legate principalmente a tradizioni secolari. Difatti, sono tornate a vivere nuovamente le botteghe, le quali erano state man mano sostituite, nel tempo, dai grandi centri commerciali ed economici. Vediamo quali sono i lavori principalmente riapprezzati.

Il macellaio

Tra i principali lavori nuovamente ripresi dai giovani troviamo sicuramente quelli legati alla macelleria. D’altronde, la storia del mestiere del macellaio è antichissima. Si tratta di una professione che è stata nel corso dei secoli reinventata ed oggi ha assunto una importanza e rilevanza sicuramente ancor più significativa. Basti pensare all’attenzione che si sta riservando ai prodotti alimentari in generale e alla qualità degli stessi. Oggi sono molto più diffuse tipologie di carne provenienti da tutto il mondo, di altissima qualità e dai valori nutrizionali ottimali. Il macellaio deve essere al passo coi tempi ed essere a conoscenza delle tipologie differenti di prodotti che può ovviamente servire ai clienti. Quindi, la stessa filiera degli animali che vengono trattati assume una importanza ancor maggiore.

Il barbiere

Come non citare, poi, la professione di barbiere? Quella che oggi spesso viene anche definita “parrucchiere per uomo” è una delle professioni più antiche ed è uno degli emblemi del lavoro manuale e di bottega. Con le diverse mode che si stanno susseguendo nel corso degli ultimi tempi, stanno acquisendo nuovamente maggior importanza e rilevanze le attività di questo tipo. Si è registrato un vero e proprio boom di aperture di negozi di barbiere. Il cosiddetto “barber shop” è nuovamente entrato nell’immaginario collettivo come uno dei posti più iconici se si pensa alle botteghe.

Il fabbro

Altro lavoro che rappresenta un simbolo dei lavori manuali e che prima sembrava praticamente superato. Il lavoro di fabbro, nel suo senso più ampio del termine, è nuovamente tornato in auge. Sono molti i giovani che si dedicano ora al lavoro di maniscalco e che imparano, per esempio, a lavorare il ferro per diversi tipi di utilizzo: parliamo di ringhiere, cancelli e quant’altro. L’attenzione all’artigianato di qualità è palesato anche in questo lavoro antico.

Il sarto

Impossibile, infine, non citare uno dei lavori simbolo del nostro Paese: il sarto. La sartoria italiana è nota in tutto il mondo e nonostante il mercato degli ultimi anni sia stato orientato verso le grandi produzioni, il lavoro artigianale di sartoria ha assunto nuovamente enorme importanza.

admin